VIAREGGIO. “Enrico Rossi presidente della Regione Toscana è quello che quando ha capito la nostra questione ha fatto un’affermazione pubblica sulla stampa mai sentita da altri rappresentanti istituzionale e politici che più o meno recitava così: ‘Chi ha pensato di mandare all’asta le concessioni demaniali degli stabilimenti balneari doveva essere ubriaco’. In altri momenti ha costantemente detto che lui si batterà sempre per salvare la specificità del sistema balenare della Toscana.” Così scrive Emiliano Favilla, esponente di Rifondazione Comunista, tra i promotori del comitato ‘No alle aste’.

“La Regione Toscana ha approvato una legge pilota che bisognerebbe fare approvare a tutte le altre regioni d’Italia: quella sulla difficile e facile rimozione considerando di difficile rimozione solo quelle strutture per cui si impiega più di 90 giorni per smontarle – non esiste uno stabilimento balneare che richieda più di 90 giorni per essere rimosso.

“Per quanto riguarda ‘l’amicizia con Briatore’ disse che lui non è amico di Briatore, ma il fatto che Briatore debba pagare per un bagno in subappalto 300mila euro l’anno d’affitto quando il concessionario che lo affitta paga un canone di circa 10mila è un bel problema che non mette tutti i balneari, anche se sarà un caso limite, in buona luce. Ultimamente, sempre Rossi si è dichiarato contrario alla vendita dei terreni sottostanti le strutture, essendo invece d’accordo per una proroga lunga.

“Stiamo, dunque, attenti a dare giudizi perché se perdiamo anche chi ci ha sempre sostenuto per le cose fondamentali rimangono solo i falsi amici.”

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Il Consorzio di Bonifica della Versilia a Rossi: “Restituisca dignità ai dipendenti consortili”

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